Il conflitto in Libia era tra truppe del Governo di Unità Nazionale e i miliziani sostenuti dal generale Khalifa Haftar.
Nuovi scontri in Libia a Tripoli: il bilancio provvisorio è di 23 morti. Tra questi anche il noto attore comico, Mustafa Baraka. Altre 140 persone sono rimaste ferite a causa dello scontro. C’è clima di guerra in Libia, e l’Italia teme per la sua incolumità.
Lo scontro è terminato con il ritiro da Tripoli delle forze fedeli a Fatih Bashagha. Il conflitto era tra truppe del Governo di Unità Nazionale, riconosciuto dall’Onu, e i miliziani sostenuti dal generale Khalifa Haftar. La volontà di questi ultimi era quella di insediare con la forza Bashagha. Il Parlamento di Tobruk lo ha nominato lo scorso marzo. A rendere nota la notizia della guerra il Libyan Observer, un giornale locale.
Il bilancio di morti e feriti
Nel frattempo il ministero della Salute libico ha reso noto il bilancio della guerriglia: 23 morti e 140 feriti. Nello scontro coinvolte anche le forze governative. Queste ultime si sono scontrate con i gruppi armati fedeli al governo ‘parallelo’ di Fathi Bashagha, sostenuto da Khalifa Haftar.
Il Libian Observer ha annunciato che “Durante le ore serali, gli scontri a Tripoli si sono un po’ calmati dopo quello che è stato descritto da fonti a The Libya Observer come “l’imboscata” dell’Apparato di Supporto alla Stabilità e della Forza Speciale di Deterrenza (SDF – Radaa) della GNU contro le forze di Haythem Al-Tajouri e la Forza Nawasi – fedele a Bashagha – dove hanno fatto sembrare che si fossero ritirati dal quartier generale principale di Al-Tajouri e quando sono tornati, le forze li chiamarono e si impadronirono di tutti i quartier generali.”
E aggiunge: “Nel frattempo, le forze GNU sono anche riuscite a conquistare il ponte 17 a ovest di Tripoli dalle forze fedeli a Bashagha, ma fonti vicine a queste ultime a Wershigfana e Al-Zawiya hanno detto che potrebbe esserci un ritiro e poi negoziati pacifici con le forze GNU.”
